Il giardino Bardini è uno straordinario belvedere su Firenze: 4 ettari di parco tra la riva sinistra dell’Arno, la collina di Montecuccoli e le mura medievali. In origine era un sistema di orti murati verso Palazzo Mozzi e sulla collina retrostante. Bardini agisce spregiudicatamente: costruisce un viale per salire in macchina dall’Arno sino alla villa, distruggendo i giardini murati di origine medievale, e riunifica i due edifici esistenti sulla costa San Giorgio. Passato al figlio Ugo, con la sua morte nel 1965 inizia la lunga vicenda dell’eredità, conclusa solo nel 1996. Nel 2000 l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, attraverso la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, inizia il restauro del complesso, durato quasi cinque anni, per restituire al giardino identità, ricchezza compositiva e vegetale. Nel parco agricolo, dove sono stati piantati alberi da frutto della tradizione toscana, si trova un rondò-belvedere dal quale si percorre un tunnel di glicini e si ammirano ben 60 varietà di ortensie. La scalinata barocca è la parte più scenografica del giardino con il Belvedere sulla città e le sei fontane con fondali a mosaico polimaterico. Lungo la scalinata sono state piantate rose bourboniane e iris rifiorenti; nella parte più bassa si visita un giardino con bordi di erbacee e graminacee e il teatro verde ricavato in una conca. Nel bosco all’inglese, che faceva parte del giardino anglo-cinese, si trova il prato delle azalee, con felci, viburni, camelie e una collezione di agrumi. Da via de’ Bardi il percorso si snoda in salita verso la villa e consente di ammirare sia il giardino sia i monumenti di Firenze. Raggiunto l’edificio si esce nella Costa San Giorgio ed in pochi minuti si arriva al Giardino di Boboli e si può ridiscendere verso la città, percorrendo complessivamente circa 7 km nel verde. Vista sul fiume Arno e di Firenze del Giardino Bardini
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